Vecchia (antica) documentazione

Consiste in numerosi vecchi documenti commerciali e di altro tipo, come fatture, lettere, assegni, cambiali, certificati azionari, ecc. tra ‘800 e ‘900, di aziende produttrici di cacao e cioccolato, molte delle quali oggi non più esistenti ed altre invece affermate come Perugina, Nestlé, Caffarel, ecc. Sono presenti inoltre alcuni documenti più vecchi, come Notifiche di Governo, Editti sui dazi del cacao (tra cui un editto napoleonico), lettere manoscritte, ricevute di acquisto di schiavi del ‘700 (venivano utilizzati anche per coltivare il cacao), ed altro, datate tra ‘700 e ‘900.

Ecco alcuni degli oggetti in questa categoria:

 

Editto del Collegio de’ Fondichieri contenente la lista dei generi commerciali (tra cui il cacao) di cui è vietata la vendita. Composto da 3 fogli rilegati. Torino, 1754.

Vecchia lettera commerciale della Perugina, manoscritta. A quell’epoca la Perugina, da poco creata, aveva denominazione Società Perugina per la fabbricazione dei confetti. Si noti la firma autografa di Giovanni Buitoni, il più noto dei quattro fondatori della Perugina.

Vecchia fattura dei Padri Trappisti di Roma del 1900. Testimonia la tradizione di lavorare il cioccolato da parte di molte organizzazioni religiose. Questa azienda è ancora operativa al giorno d’oggi. In catalogo sono presenti altri documento e fotografie della fabbrica di cioccolato dei Padri Trappisti.

Vecchia lettera commerciale del 1769 scritta a pennino dall’Abate Gianbattista Dionigi, riguardante il commercio del grano e in cui si fa anche riferimento ad una udienza avuta dal papa (Clemente XIV). Nella seconda parte il testo è il seguente: Ho goduto sentire che sia poi giunta la scatola con le 12 libbre di cioccolata e dica al sig. Marchese Giuseppe che ne tenga conto perché, essendo nell’estate di S. Martino, noi sudiamo e siamo tormentati dalle mosche, onde io non farò il lavoro della nuova [cioè non produrrà nuova cioccolata] finché non proceda una buona tramontana… Testimonianza di come il cioccolato nel ‘700 fosse diffuso soprattutto tra gli aristocratici ed il clero.

Antica lettera commerciale datata 1696 per richiesta di “chioccolata e caffè” manoscritta a pennino. Un esempio tangibile del curioso lessico che una volta connotava il linguaggio attorno al cioccolato.

Antico testamento manoscritto nel 1750 da Caterina Morlini Gelosi che lascia un’eredità alle figlie femmine perché possano decidere se maritarsi o entrare in convento, mentre istituisce “…eredi universali proprietari i miei dilettissimi figli Giovanni e Francesco…”. Curioso il legato alla figlia Suor Crocifissa, che ha già avuto la sua quota sotto forma di dote per entrare nel monastero: “…voglio e dispongo che in ciascun anno gli vengano passate sei libbre di cioccolato…”. Spoleto, PG, 1750.

Antico decreto di Francesco I per il Regno delle Due Sicilie, inerente i dazi da pagarsi in Ducati sui principali generi alimentari, tra i quali figura il cacao. Napoli, 2 settembre 1826.

Vecchio certificato da Lire 500 per 2 azioni della Industria Sarda Cioccolato ed Affini Coco & C. (non più esistente). Cagliari, 1925.

Vecchia curiosa cartolina commerciale di «La SEM – Semeraro e Messinese», che accosta la vendita di cioccolato e dolciumi a quella di cozze e pesce. Taranto, 1930.

Vecchia pubblicità cartacea

Materiale inerente alla
lavorazione del cioccolato